
Assurdo episodio accaduto domenica 24 febbraio a Vieste, in provincia di Foggia. Ignoti si sono introdotti di notte in un podere recintato massacrando e uccidendo sei cani, tra cui anche due cuccioli.
I quattro randagi adulti, raccolti e sottratti dalla strada con amorevole cura da parte degli animalisti di Vieste, dopo essere stati sottoposti da parte dell’Asl a tutte le profilissi (vaccinazioni, sterilizzazioni e microchippatura), erano stati adottati da una persona residente a Vieste solo qualche giorno fa. L’adottante aveva deciso di portarli in un terreno di sua proprietà posto nell’immediato confine con il territorio di Peschici. I cani, fino a ieri sera erano felici per la loro “nuova” casa, lontani dalla strada e dai pericoli e a contatto diretto con la natura. Tura, Sempronia, Lele e Nerina erano i nomi che gli animalisti avevano dato ai cagnolini randagi. Questa mattina però, l’amara sorpresa.
I due cuccioli di pochi mesi, si legge in una nota tramite Facebook, sono stati ritrovati morti dentro il pozzo per la raccolta di acqua piovana, alto circa quattro metri, dove sono annegati. Il pozzo era regolarmente chiuso. Tura e Lele, erano invece a poca distanza dal pozzo, in una cascina parzialmente diroccata e, mentre Lele aveva la mandibola leggermente fracassata e con il muso incuneato in una buca, forse per tentare di sfuggire ai suoi “carnefici. Tura potrebbe invece essere deceduta di paura alla visione del massacro del suo compagno. La scena più atroce appariva in un altro locale della vecchia masseria – la cui porta era stata scassinata, dove una cagnolina era riversa a terra con la faccia probabilmente fracassata da qualche bastone e l’altra, stesa su un vecchio materasso, con identiche lesioni. I due cani erano in un lago di sangue.

“Non mi era mai capitato di vedere atti delinquenziali e cattiveria di questa portata e non riesco neanche a spiegarmi il perché” ha commentato il Dr Baldi Veterinario della ASL e responsabile per il randagismo a Vieste e Peschici, intervenuto sul posto per i primi accertamenti. Gli animalisti di Vieste hanno appreso la notizia con rammarico sono anche loro intervenuti sul posto.
“Loro non facevano male a nessuno e li abbiamo tolti dalla strada proprio per non farli finire sotto una macchina. Li abbiamo curati amorevolmente e ci davano tutto il loro affetto. Di questa morte crudele ci sentiamo responsabili, ha detto Francesca Toto non nascondendo le lacrime. Perché sarebbero ancora in vita se li avessimo lasciati sulla strada. Ma perché accanirsi cosi duramente visto che erano tranquilli per i fatti loro e non davano fastidio neanche con l’abbaiare perché qui siamo lontani da qualsiasi abitazione?“.
Il massacro è avvenuto qualche giorno dopo la notizia dell’avvelenamento dei cani sempre sul Gargano, a Vico.